MONTE AMIATA.

Dall’alto dei suoi 1738 mt. il Monte Amiata è il principale rilievo monutoso della Maremma Toscana. Sorge a confine tra le provincie di Siena e Grosseto, a Cavallo fra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana.

L’Amiata è un antichissimo vulcano ormai spento, la sua ultima eruzione risale a circa 180.000 anni fa. Fu abitato sin dalla preistoria, a testimonianza di questo, alcuni importanti ritrovamenti archeologici, come quello di un graffito raffigurante un arciere, rinvenuto all’interno di una grotta nel comune di Abbadia San Salvatore. Il graffito risalirebbe, secondo le ricostruzioni, all’Età del Bronzo.
In epoca etrusca il Monte Amiata veniva venerato come terra sacra, dimora della divinità etrusca più importante : Tinia.

Il Monte Amiata ospita numerose riserve naturali protette :

  • Parco Faunistico del Monte Amiata : area protetta che si estende per circa 200 ettari nel comune di Arcidosso, sul versante sud-occidentale del Monte Amiata. Il parco nasce con lo scopo primario di preservare le specie autoctone di questo territorio, e la sua straordinaria biodiversità. Qui vivono il lupo, l’asino amiatino, il camoscio, il mufone, il cervo, il capriolo e il daino.
  • Riserva Naturale del Monte Labbro : area protetta del comune di Arcidosso, sul lato sud-ovest del Monte Amiata. Un’area di 616 ettari che comprende al suo interno anche il Parco Faunistico del Monte Amiata. L’ambiente è molto vario, con aree agropastoriali, aree rupestri e praterie rocciose. La flora è rappresentata principalmente da cerro, olmo, nocciolo, acero, castagno. Tra le specie floristiche invece viola etrusca e orchidee. La fauna è invece rappresentata da rana italica, ululone, daino, capriolo, cervo, muflone, camoscio, lupo, gatto selvatico, puzzola, faina, martora, albanella minore, fringuello, sordone, poiana, astore, sparviero, lanario, martin pescatore, gruccione, ghiandaia marina e merlo acquaiolo.
  • Riserva Naturale Pescinello : nel comune di Roccalbegna, questa riserva naturale si estende su un territorio di circa 149 ettari. La flora è composta da acero, carpino, orniello, roverella, tiglio, agrifoglio, sambuco, leccio, carpino bianco, carpino nero, pioppo e nocciolo. La fauna è invece rappresentata da puzzola, martin pescatore, merlo acquaiolo, gambero di fiume, salamandra, istrice, biancone, falco pecchiaolo, lodolaio, gheppio, albanella, astore, sparviero, poiana, gatto selvatico, martora, tasso, lupo, gruccione, ghiandaia marina, biacco, vipera e testuggine.
  • Bosco Rocconi : collocata tra i comuni di Semproniano e Roccalbegna, questa riserva protetta si estende per circa 371 ettari ed è di proprietà del WWF.

Arcidosso

Arcidosso sorge sul versante sud-occidentale del Monte Amiata. Le origini di questa cittadina sono sicuramente antecedenti all’860, anno in cui viene citato per la prima volta in un documento ufficiale. A partire dal XII secolo, come per gran parte del territorio della Toscana del sud, Arcidosso entrò a far parte dei possedimenti della famiglia degli Aldobrandeschi, sotto la contea di Santa Fiora. Nel 1331, dopo numerosi assedi, i senesi riuscirono a conquistare Arcidosso, ponendolo sotto il controllo della Repubblica di Siena. Alla caduta della potenza senese, Arcidosso passò ai Medici di Firenze, per passare poi sotto i Lorena rimanendovi fino alla sua annessione al Regno d’Italia.

Chiesa di San Niccolò. Si tratta della chiesa più antica e importante di Arcidosso. La sua realizzazione è antecedente al 1144.
Chiesa di Sant’Andrea. Sorge in prossimità di porta Talassese ed è molto antica, viene citata per la prima volta nel 1188.
Chiesa di San Leonardo. Costruita dai benedettini, passò ai monaci cistercensi nel 1228, al suo interno si possono ammirare splendide opere barocche e rinascimentali.
Torre Giurisdavidica. Sorge imponente sulla vetta del Monte Labbro ed è una delle più importanti testimonianze del Movimento Giurisdavidico sul Monte Amiata
Gomba di Merigar West. Sul Monte Labbro questo tempio sabro tibetano venne costruito nel 1990 ed inaugurato alla presenza di Tenzin Gyatso XIV Dalai Lama del Tibet.
Cinta Muraria. Risalente all’XI secolo, si snoda a semicerchio attorno alla rocca aldobrandesca. Della sua originaria struttura sopravvivono ancora oggi due porte di accesso, Porta di Castello e Porta Talassese.
Rocca Aldobrandesca. Edificio fortificato costruito nell’XI secolo.
Centro Studi David Lazzaretti. Museo dedicato alla storia di David Lazzaretti, profeta del Movimento Giurisdavidico sul Monte Amiata.